19 dicembre 2011

Recensione: Il Diario degli Angeli - Gelosia, di Lili St. Crow


Titolo: "Il diario degli Angeli, Gelosia"
Autore: Lili St. Crow
Collana: Newton Compton Editori
Prezzo: 12,90 €
Considerazioni: 4/5


  



TRAMA:

Quale misterioso personaggio conquisterà il cuore di Dru e l'aiuterà a mettersi in salvo? Il tenebroso Graves o l'affascinante Christophe? Che prezzo dovrà pagare la giovane Anderson per essere finalmente libera? Dopo essere sfuggita ai nemici che la braccavano, Dru pensa di essere al sicuro. Lontana dal mondo reale, si trova in una nuova Schola, in mezzo a gruppi di dampiri che non conosce e di cui non si fida troppo. 
Ma almeno questa volta non è l'unica allieva nell'istituto. Ce un'altra eroina alla sua altezza: Anna, una ragazza con straordinari poteri magici, proprio come Dru. Anzi, forse è persino più potente di lei: grazie al suo fascino perverso, infatti, è diventata il capo dell'Ordine ed è riuscita a sottomettere tutti i dampiri della scuola. Anna rischia così di trasformarsi in una pericolosa rivale nella lotta contro gli esseri malvagi della notte, e non solo... 



COMMENTO:

Premessa: amo alla follia il personaggio di Dru, e lo stile di scrittura di questa autrice. Ma forse è proprio a causa del mio amore sconsiderato per la Dru di "Creature della Notte", che questo episodio l'ho trovato abbastanza sottotono e più volte noioso. Se ai precedente episodi ho sempre dato una valutazione massima, qui sono costretta a togliere qualcosa.
Lo definirei più un libro di "passaggio", dove si scopre in realtà il passato di Dru, di sua madre Elizabeth, e del rapporto che circolava tra la madre e la spietata ma affascinante Anna. Troviamo moltissimi flashback, per lo più sogni, che hanno l'intento di far incuriosire il lettore, ma che -almeno a me- hanno trasmesso soltanto molta noia. Inoltre Dru sembra molto più piagnucolona del dovuto. Lo dice anche lei, è vero: ammette di esser diventata una persona "penosa", con poco coraggio e poca faccia tosta (era la cosa che le ammiravo di più), ma questa sua presa di coscienza non mi aiuta a giustificare questo calo di personalità. Tuttavia è molto reale -seppur lievemente petulante- il fatto che dopo tre libri ancora nomini il padre e la nonna ad ogni capitolo. Insomma, mettiamoci nei suoi panni: era la sua famiglia, erano le uniche persone a lei rimaste e a cui aggrapparsi. (Non a caso Dru cerca sempre un appoggio, qualcuno che le dica cosa fare, che si occupi dei vari problemi. E no, non è pigrizia: chiamatelo trauma.)

Fortunatamente, però, il libro inizia a riacquistare il proprio carisma verso la fine. Dopo i vari traumi la nostra protagonista comincia a riprendersi, sempre con qualche piagnisteo, ma almeno cerca di farsi forza. Iniziano a scroprirsi i vari altarini anche grazie al ritorno di Cristophe (e qui ci vuole un bel: "era ora!"), i vari misteri anticipati a inizio libro -e che io, ammetto, non riuscivo a seguir bene- vengono chiariti, per poi farne uscire altri ancora. Perché esistono così poche svetocha? Sono veramente rare, o le hanno fatte diventare?  Perché Anna odia così tanto Dru e Christophe?
Ma soprattutto, che fine ha fatto Graves? Da metà libro in poi inizieremo a chiedercelo tutti, e a star dietro alla paura di Dru: anche lui, come tutti gli altri, avrà deciso di scappare e abbandonarla al suo destino? Quest'ipotesi, conoscendo il personaggio in questione, è evidente sin da subito quanto sia improbabile.
Non risponderò però a questa domanda, anche se -fortunatamente per gli ansiosi- riceverete un chiarimento a fine libro, senza dover aspettare il successivo.
Un'altra cosa che non capisco è il titolo "Gelosia". Perché? Insomma, sia dal titolo che dalla descrizione mi aspettavo un qualche scontro tra Graves e Christophe (sì, ok, il solito cliché, ma se è ben gestito riesce a catturare anche la mia attenzione), e invece nulla di nulla. O meglio, qualcosa la si ritrova: all'inizio, quando Anna punta Graves, e quando Dru vuole scoprire cosa c'è stato tra lei e Christophe, ma non vedo così tanta "gelosia" a tal punto d'intitolare l'intero romanzo così. Forse è anche a causa di questo titolo, che mi aspettavo più dinamicità e meno 'pesantezza'. Speravo che il triangolo si risolvesse, e invece è ancora più misterioso e titubante di prima. L'autrice si diverte a tenerci sulle spine, *sigh*.

Aggiungo anche che questo episodio mi ha anche divertita meno del solito: lo stile accattivante dell'autrice rimane, ma le idee a volte scarseggiano, rendendo -come ho già detto- la narrazione abbastanza lenta, e a volte ripetitiva. Prenderò questo libro per ciò che credo sia: un approfondimento psicologico dei vari personaggi e del loro passato, senza grandi colpi di scena e grandi avventure mozzafiato. Mi auguro però che il prossimo riprenda ciò che qui mancava, e che ritorni ad essere colmo di suspence e di una Dru forte, testarda e piena di grinta!

Consigliato? Sì, ad ogni modo, perché risulta comunque una piacevole lettura. Agli appassionati della saga invece non può proprio mancare: è un libro meno carismatico, ok, ma è un tassello principale di tutta la storia, e come tale non può mancare!  


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