24 ottobre 2011

Recensione: Fallen, di Lauren Kate


Titolo: "Fallen"
Autore: Lauren Kate
Collana: Rizzoli Romanzo
Prezzo: 17,00 €
Considerazioni: 1/5


Impossibile da (NON) evitare!







TRAMA:

Basta un'istante per sconvolgere un'esistenza. A cambiare quella di Lucina è stato l'incidente in cui è morto un suo caro amico. E lei ha visto addensarsi di nuovo le ombre scure che la perseguitano da quando è bambina. Guardata con sospetto dalla polizia e da chi la ritiene responsabile della morte dell'amico, Luce è costretta a entrare in un istituto correzionale. Nessun contatto con il mondo esterno, telecamere di sorveglianza, ragazzi e ragazze dal passato oscuro e disturbato sono tutto ciò che trova nella scuola Sword & Cross. E poi appare Daniel. Il cuore di Luce le dice di averlo già incontrato, ma nella sua mente si accendono solo rari lampi di ricordi troppo brevi per essere veri. Soltanto quando rischia di perderla, Daniel decide di uscire allo scoperto: i loro cuori si conoscono da sempre, da tutte le vite che Luce non ricorda ancora di aver vissuto.



COMMENTO:


Appena letta la trama, mi era subito sembrato un libro avvincente e assolutamente da non perdere. Tra l'altro, ottimo lavoro con la copertina, che ahimè, è l'unica cosa veramente bella di questo libro.
Ma veniamo a noi. L'edizione: una vera presa per i fondelli. Font dal carattere di minimo 13 pixel. Cosa vuol dire? Vuol dire che se il racconto non fosse stato scritto a caratteri cubitali e per i ciechi, a quest'ora ci ritrovavamo un libro di sì e no 200 pagine. E invece quante ne troviamo? QUATTROCENTO, miei cari, quattrocentoquarantadue, per essere precisi. Già da qui ho iniziato a storcere il naso, ma io di solito non mi fermo alle prime impressioni e mi son fatta coraggio. 
Iniziamo dalla trama che, se vogliamo dirla tutta, ha molti spunti interessanti. Che l'autrice non l'abbia saputi gestire è un altro discorso. Le ombre, le nuove regole della scuola, l'incidente dell'amico, i personaggi secondari, e così via dicendo: tutto era sfruttabile, e tutto è stato buttato al vento. Andando avanti con le pagine percepiamo senza alcuna fatica che la storia inizia a fare acqua da tutte le parti, diventando banale, scontata e oserei dire penosa.
Luce sembra essere, inizialmente, una donna cazzuta. Decisa riguardo le proprie idee, sfortunata per il povero amico perduto, ma con ancora la forza di andare avanti. Peccato che la sua figura di donna-tosta inizi a sfumare già dal secondo capitolo. Non c'è che dire, un bel record per la nostra autrice!
Poi un bel (il primo) giorno, appena arrivata al nuovo riformatorio, fa amicizia con Arriane: una pazza isterica snob che a me è stata sulle girelle già dalla prima riga in cui ha parlato. Per non far rimanere il lettore deluso, però, Luce incontra anche Daniel, solito figone di turno. In realtà, Luce sente già di aver conosciuto questo sconosciuto, eppure, no, è impossibile...! 
"Eppure, era impossibile. Era impossibile che si fosse dimenticata di aver conosciuto un ragazzo così. Era impossibile che si fosse dimenticata di essersi sentita tanto scossa quanto lo era adesso." 
Traduzione: "se avessi visto un figone come questo che emana ferormoni everywhere, mica lo avrei lasciato scappare, ghghghg."

E mentre i loro sguardi s'incontrano, si scrutano per una miriade di anni, ecco cosa succede:
"Daniel le sorrise, e solo allora Luce si rese conto che non avevano mai smesso di guardarsi. Un fiotto di calore la attraversò e la ragazza dovette aggrapparsi alla panchina per sostenersi (Ellamadonna, ma cos'è!? Manco Bella Swan è svenuta guardando lo sbrilluccichio del Cullen!). Sentì le sue labbra scattare a loro volta in un sorriso , ma poi Daniel alzò una mano.
E le mostrò il medio."

Ok. Arrivati a questo punto, ci sono due scelte: buttare il libro nel cesso, o continuare a leggerlo sperando che la protagonista ricambi il favore.
E invece NO! No, miei cari. Da quel momento Luce non riesce più a toglierselo dalla testa (ah, la galanteria dell'ottocento!) e cercherà a tutti i costi di scoprire chi sia.
Inutile dire che il caro Daniel si rivelerà scontroso solo per nascondere un segreto, e che ben presto inizierà a mostrare un improvviso interesse per la ragazza, che per il lettore risulterà totalmente campato in aria.
La cosa più bella del libro è un'altra: dopo duecento pagine, non si è ancora risolto nulla. O meglio, le poche cose che si risolvono, vengono risolte in modo veramente patetico e ridicolo: per tre quarti di libro, ad esempio, la protagonista ci fa due grandissime palle di cemento riguardo le ombre che la turbano e le appaiono davanti. Cosa si viene a scoprire? Che sono innocue! Innocue, gente. Capitoli e capitoli dedicate a 'ste cosette che la seguono, per poi scoprire che il loro fine è proteggerla.
Vogliamo parlare poi dei personaggi secondari? Credo che per Lauren Kate, personaggi secondari equivalga a dire =  personaggi dalla caratterizzazione inesistente, e fisicamente esistenti nel libro solo quando se ne ricorda.

Conclusione: NON, ripeto, NON fatevi trarre in inganno dalla bella copertina gothic, perché di gothic c'è il nulla. 
Ciò che più scoraggia, tra l'altro, è che oltre a non esserci nulla di gotico, non c'è nulla di nulla di nulla di nulla di niente.
*Di nulla di nulla di nulla di nulla [... continua all'infinito]*.


2 commenti:

Arianna † Klavierherz ha detto...

AHAHAHAHAHAH la mia scena "Arrivati a questo punto, ci sono due scelte: buttare il libro nel cesso, o continuare a leggerlo sperando che la protagonista ricambi il favore." è stata quella del polpettone. Dopo quella ti giuro, lo avrei buttato nel cesso. Ma solo per la copertina, solo per lei ho salvato il libro. Oh ti giuro, li leggerò Ludo, li leggerò solo per scrivere la recensione del secolo!!! AHAHAHAHAHAHAH *diabolica*
La galanteria dell'ottocento temo sia morta. E ti dico pure quando: dopo il film "l'olio di Lorenzo" unico esempio "moderno" di galanteria: il marito sosta sempre la sedia alla moglie e le toglie e mette il cappotto. Dopo quel film, tutto è morto. TUTTO. Mo è già tanto se la sedia non t'arriva in testa.............

Unknown ha detto...

ahahahahah vedi, ho trovato un motivo che riesce a spronarti alla lettura di questa ciofeca! XD

Riguardo la galanteria, lasciamo perdere. E' una cosa che mi affligge veramente ogni sacrosanto giorno. ._.

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